
Intervista con Riccardo MASTRANGELI
Sindaco - Comune di FROSINONE
L’automobile è, da sempre, una delle grandi passioni degli italiani. Non sorprende quindi che il nostro Paese detenga il primato per il più alto tasso di motorizzazione dell’Unione Europea. In questo contesto, secondo i dati ISTAT, Frosinone si distingue come il capoluogo di provincia con il maggior numero di auto per abitante in Italia: 841 autovetture ogni 1.000 residenti, un valore che supera persino quello di Milano o Los Angeles.
L’elevato numero di veicoli in circolazione in città rappresenta una sfida complessa: in che modo influisce sulla mobilità urbana e sulla qualità della vita dei cittadini?
Frosinone risente molto della propria posizione orografica: la città è incastonata tra i Monti Lepini e gli Ernici, con una scarsa possibilità di ricambio d’aria. Questo significa che gli inquinanti prodotti da auto, impianti domestici e attività industriali tendono a ristagnare, con effetti negativi sulla qualità dell’aria e, di conseguenza, sulla salute e sulla vita dei cittadini. Uno dei principali fattori che contribuiscono a questo problema è l’età avanzata del parco auto: su 100 veicoli circolanti, ben 89 appartengono alle categorie da Euro 0 a Euro 4, quindi le più inquinanti. Per questo motivo, l’Amministrazione – tramite l’assessorato all’Ambiente e alla Mobilità, in stretta sinergia con la Polizia Locale – ha posto al centro delle proprie politiche la mobilità alternativa e sostenibile. Tra le iniziative principali vi sono l’introduzione del Bus Rapid Transit, un autobus elettrico che sarà parte di una nuova ottimizzazione dell’intero sistema di trasporto pubblico locale, e la realizzazione della Greenway, una pista ciclopedonale che collegherà il Parco Matusa al Parco delle Sorgenti lungo il fiume Cosa, finanziata attraverso il Programma Regionale FESR.
Oggi la sosta non è solo una necessità urbana, ma uno strumento di governo della mobilità. Quale ruolo sta svolgendo nel promuovere l’uso di mezzi alternativi all’auto privata?
La sosta, pensata in chiave intermodale, rappresenta senza dubbio un incentivo concreto all’uso di forme di mobilità alternative. Il nostro impegno è offrire servizi di sosta in prossimità dei principali snodi del trasporto pubblico, creando un collegamento efficace tra l’auto privata e altri mezzi di trasporto come autobus, treni, biciclette o monopattini. In questo modo, chi vive o raggiunge Frosinone per motivi di lavoro o di studio può lasciare il veicolo e proseguire il percorso con soluzioni più sostenibili. È una sfida impegnativa, ma l’unica che ci consentirà di ridurre i livelli di inquinamento in città, migliorando la qualità della vita di tutti noi.
La disponibilità di parcheggi è sufficiente rispetto al numero di veicoli circolanti?
Negli ultimi dieci anni l’Amministrazione ha ampliato in modo significativo l’offerta di sosta in tutti i quadranti urbani, realizzando parcheggi pubblici strategici, accessibili e ben collegati. Penso, ad esempio, al parcheggio ex-Frasca nella zona Scalo o a quello a servizio dell’ospedale Spaziani e del tribunale in via Fedele Calvosa, o alla riqualificazione di quello in piazza Salvo D’Acquisto (120 stalli). Con la Strategia Territoriale e il PNRR si punta poi a potenziare ulteriormente i parcheggi di interscambio in aree strategiche come via Refice (ex Agip); in via Maria, in corrispondenza dell’ingresso dalla dorsale appenninica, sono previste pavimentazioni a basso impatto ambientale, nuova segnaletica, illuminazione, videosorveglianza, colonnine per la ricarica di auto e bici elettriche e arredi urbani. Sono stati poi ripensate anche altre aree di sosta come quello di via Marittima (167 posti), via Landolfi – via Mastroianni (52 posti), via De Matthaeis “I Portici” (50 posti). Queste infrastrutture non solo aumentano la disponibilità di posti auto, ma migliorano la qualità complessiva della mobilità: sono più moderne, vicine, funzionali, integrate con percorsi pedonali e ciclabili, aree verdi e il trasporto pubblico. In questo modo Frosinone cambia “strada”, guardando al futuro senza trascurare le esigenze del presente di cittadini, lavoratori e clienti delle attività commerciali.
Sono stati introdotti sistemi di smart parking, o sono in programma, per gestire in modo più efficiente la sosta?
Sì. L’Amministrazione ha avviato la sostituzione progressiva dei parcometri comunali con modelli di nuova generazione. Questi dispositivi, alimentati da pannelli fotovoltaici, hanno schermo a colori e consentono pagamenti anche con carta e modalità contactless. L’iniziativa rientra in un piano più ampio di modernizzazione e digitalizzazione dei servizi, volto a rendere la sosta più pratica, accessibile ed efficiente.
Quali sono le principali difficoltà che riscontrate nell’erogazione del servizio di sosta e mobilità? E come potrebbe essere migliorato?
Le difficoltà maggiori riguardano soprattutto il necessario cambiamento culturale: promuovere mobilità sostenibile significa anche incidere sulle abitudini consolidate dei cittadini. Molti utenti si spostano in auto per comodità, rapidità o routine quotidiana, e modificare questi comportamenti richiede tempo, informazione e incentivi mirati. Tuttavia, l’Amministrazione continuerà a investire con decisione sulla sosta e progetti di mobilità dolce, sostenibile e intermodale, utilizzando in modo mirato i fondi disponibili per ottenere benefici ambientali tangibili.
Quali sono gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione? E che ruolo possono giocare i privati?
Il Piano Urbano del Traffico e il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, varati nel 2020 con la supervisione dell’assessorato alla Polizia locale e approvati in consiglio comunale nel 2021, hanno fissato le linee guida per lo sviluppo di un sistema di mobilità più moderno e rispettoso dell’ambiente. Tra le priorità figurano i parcheggi di interscambio, le ciclopedonali e l’introduzione del bus elettrico a corsia preferenziale. Attraverso il PUMS, strumento indispensabile per la pianificazione della mobilità in un’ottica green e partecipata, l’Amministrazione punta a migliorare il trasporto pubblico locale, ridurre la congestione e riequilibrare i flussi modali. L’obiettivo è garantire una migliore accessibilità per persone e attività commerciali, favorire una maggiore integrazione tra mobilità e sviluppo urbano, ridurre il consumo di carburanti tradizionali, abbattere l’incidentalità stradale e promuovere l’inclusione sociale, ottenendo così una diminuzione dei costi di mobilità legati all’uso dell’auto privata. E in questo contesto, i soggetti privati sono chiamati a diventare protagonisti, collaborando con l’Amministrazione comunale nello sviluppo di servizi innovativi e sostenibili.
