Intervista TTS Italia al Presidente AIPARK Fabio Mosconi

 
pivetti L'intervista di Morena Pivetti

“Da contenitori di auto ad hub urbani, la digitalizzazione via maestra della sosta”.
Fabio Mosconi, presidente di AIPARK, disegna il futuro attraverso le linee guida scritte con TTS Italia.

Da contenitori di automobili ad hub urbani pienamente inseriti nel sistema della mobilità cittadina, capaci di integrare l’offerta della sosta con una molteplicità di servizi, anche di ricarica elettrica e di logistica per la consegna delle merci. E pienamente intermodali, nodo di scambio con la micromobilità, la sharing mobility e il trasporto pubblico locale. Ancora, preziosi detentori di dati sulle abitudini di spostamento delle persone, utili alle amministrazioni locali per pianificare lo spazio urbano e la mobilità, a partire dal traffico privato.
Questa l’evoluzione dei parcheggi che AIPARK, l’Associazione Italiana degli Operatori Sosta e Mobilità, prefigura per il futuro grazie all’accelerazione della digitalizzazione dell’intero processo operativo fino al pagamento. Verso questo traguardo finale AIPARK ha costituito un gruppo di lavoro insieme a TTS Italia con l’obiettivo di elaborare linee guida per la digitalizzazione della sosta con dispositivi elettronici, linee guida e raccomandazioni che a lavoro concluso sono state presentate il 24 novembre in un webinar congiunto.
A raccontare in quest’intervista lo stato dell’arte, il documento finale e i risultati raggiunti è Fabio Mosconi, presidente di AIPARK – 90 associati presenti in oltre 250 città italiane che servono una popolazione di oltre 22 milioni di cittadini, i più importanti operatori dei servizi della sosta nazionale e locali, pubblici e privati, professionalmente competenti nella gestione dei parcheggi in struttura e della sosta tariffata su strada e il settore industriale a supporto della gestione – e direttore Sosta e Parcheggi della ATM di Milano.

Cominciamo dalla ricognizione sullo stato della sosta e dei parcheggi in Italia. Qual è la situazione di partenza?
La realtà italiana è molto diversa da quella delle grandi aree metropolitane ed evidenzia un deficit di pianificazione della sosta, una carenza di posti auto che è figlia anche della crescita elevata della motorizzazione privata a scapito del trasporto collettivo, che sconta quote modali più contenute. Scarsità di posti auto particolarmente rilevante se consideriamo i parcheggi pubblici e privati in struttura: mentre in Europa costituiscono il 60% dell’offerta contro il 40% della strada, in Italia le percentuali sono invertite. Così le vetture si concentrano in superficie, occupano le aree pubbliche utili, che sono finite, sottraendo spazio agli altri mezzi di trasporto e alla mobilità ciclistica e pedonale e rallentando il traffico.

Un numero indicativo?
Le nostre stime ci dicono che le città italiano scontano un deficit pari a 650mila posti auto: se le mettessimo in fila copriremmo ben 3mila chilometri, la distanza tra Roma e Mosca.

Come deve cambiare la pianificazione dello spazio urbano?
Va gestita quella che io definisco la complessità del bordo marciapiede per far convivere le auto con i monopattini, le biciclette, gli scooter, privati o in sharing, i furgoni per la consegna delle merci e le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. La grande sfida che abbiamo di fronte è liberare spazio per funzioni diverse, trasformare le nostre gestioni della sosta da operative a strategiche e l’unica strada per far questo è la digitalizzazione. Sarà possibile contribuire alla pianificazione urbana degli Enti locali, anche con la messa a disposizione dei dati di cui disponiamo, così da gestire la mobilità nel suo complesso. Milano ne è un esempio: abbiamo completamente digitalizzato la sosta con la targa come elemento distintivo. Non solo per i pagamenti ma insieme per il rilascio dei permessi, per l’effettuazione dei controlli e, grazie ad un nuovo comma inserito a settembre 2020 nel Codice della Strada, anche per elevare le contravvenzioni per le infrazioni. Infine, per trasferire al Comune dati preziosi sulla mobilità dei milanesi, sui loro movimenti, utili a migliorare la progettazione dello spazio pubblico e di tutti i servizi di trasporto.

Cosa vi ha spinto a lavorare insieme a TTS Italia per elaborare le linee guida?
Volevamo costruire un percorso verso la digitalizzazione, per noi fondamentale e offrire uno strumento di lavoro sia ai Comuni, che agli operatori della sosta, che ai fornitori dei servizi tecnologici e digitali. La collaborazione con l’associazione che rappresenta gli ITS italiani si muove nella logica della sosta come tassello integrante del sistema della mobilità: sapere dove, come, a quale tariffa parcheggiare serve a tutti i cittadini per muoversi meglio e serve ai gestori per organizzare meglio la loro attività. Da contenitori di auto i parcheggi in struttura devono diventare hub urbani dove il cittadino trova tutte le alternative di mobilità, dalla micromobilità alla logistica dell’e-commerce. Altrimenti avremo perso la sfida.

Il presidente di AIPARK - che è associata a EPA, l’European Parking Association – fa l’esempio dei parcheggi dei grandi centri commerciali, confortevoli, ben illuminati, con l’autolavaggio e l’officina di riparazioni:
È il primo e ultimo luogo che il cliente vede, noi gestori pubblici e privati di parcheggi dobbiamo ragionare con la stessa logica. Che trasferita alla mobilità è la logica del MaaS, del Mobility as a Service: la sosta, i parcheggi sono una tessera del puzzle. Tanto che siamo stati chiamati a partecipare al tavolo di partenariato sulla digitalizzazione convocato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e dal Ministero della Transizione Digitale.

Quali sono i risultati delle linee guida elaborate con TTS Italia?
Due i principali, che erano poi gli obiettivi iniziali: mettere ordine nel sistema complesso dei pagamenti digitali e stabilire i ruoli e la gerarchia tra i diversi attori e operatori nel processo di digitalizzazione. Occorre accelerare gli investimenti per fare il salto di qualità che serve ai MaaS, sia da parte dei gestori pubblici che di quelli privati e il mondo AIPARK li comprende entrambi. Siamo molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. Con le dovute eccezioni perché ci sono città italiane che se la giocano.

Quali saranno i vantaggi per le diverse categorie?
Per i Comuni e i gestori dati certi e in real/near-real-time sulla sosta, un’infrastruttura tecnologica in grado di abilitare altri e più avanzati servizi per la Smart City e offrire migliori servizi di mobilità: ad esempio segnalare agli utenti le zone dove si trova più facilmente parcheggio, integrare la sosta con la bigliettazione o la sosta con la mobilità dolce e i mezzi pubblici. Infine, l’opportunità di pianificare gli spazi e le tariffe dei parcheggi in modo più razionale grazie ai big data, monitorando la durata della sosta e l’intensità della domanda per indirizzare le scelte funzionali dei cittadini. Per i cittadini una minore congestione da traffico e la possibilità di accedere facilmente a servizi che migliorano la vivibilità delle città, ad esempio l’avviso di scadenza della sosta e la possibile estensione dal proprio smartphone o il suggerimento di recarsi in parcheggi in struttura, o usare mezzi alternativi per andare in una zona dove difficilmente si trova posto su strada. Ancora, sempre per gli operatori della sosta facilitare la gestione dei processi, come le multe, con lettori digitali per ottimizzare il lavoro degli accertatori.

Qualche consiglio pratico a chi è rimasto indietro per accelerare la digitalizzazione?
Il primo e più importante: via la carta. Quindi dematerializzazione dei titoli di sosta e adozione di app, parcometri, sistema di permessi, verifica e sanzioni completamente digitali e legati alla targa. Per raggiungere il traguardo finale di far diventare la sosta un servizio della smart city la digitalizzazione è strategica, è la via maestra.

mosconi

  

    Chi è Fabio Mosconi. E' Direttore Sosta, Parcheggi e Controlleria di ATM S.p.A. Opera nella realtà della sosta e dei parcheggi dal 2000, per la gestione di circa 20.000 posti auto off street e 100.000 posti auto on street nel territorio del Comune di Milano. Membro del Consiglio Direttivo di Aipark dal 2003, è presidente dell’Associazione dal luglio 2020.

 

 

PDF LOGO DOCUMENTO: E-PARKING - Linee Guida per la digitalizzazione della sosta con dispositivi elettronici