INTERVENTO DI APERTURA E CHIUSURA DEL PRESIDENTE DI AIPARK AL MOBILITY REPORT AIPARK-ASSTRA II ED. 2019

 

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INTERVENTO APERTURA MOBILITY REPORT

 Antonio Di Donna
Presidente AIPARK

 

Nella fase di sviluppo del mio intervento mi sono imbattuto in un articolo del Professore di Economia Massarutto dell’Università di Udine che riportava in modo molto chiaro le idee della Professoressa Raworth dell’università di Oxford.

In quelle parole ho trovato la guida per il mio intervento.

L’articolo trattava i problemi che tutti quanti ci troveremo ad affrontare nel futuro, e forse più presto di quanto pensiamo: l’emergenza ambientale ed il “tetto ambientale”:

Con la prima dobbiamo fare i conti da subito se vogliamo rendere più vivibili le nostre città e più in generale la nostra vita ed i Governi del Mondo si sono dati una scadenza graduale per diminuire l’inquinamento ed il surriscaldamento del pianeta. Del secondo se ne parla meno, ma è legato ai “confini” del nostro pianeta intesi come limiti delle risorse (acqua, prodotti fossili, materie prime, terra da coltivare, terra su cui realizzare strutture, abitazioni, insediamenti di vario tipo, ecc.) per una umanità che sempre più sta crescendo e chiede di garantire, giustamente, una esistenza dignitosa ed appagante per tutti.

Il pensiero che veniva trasmesso in quell’articolo è che non dobbiamo pensare ad una decrescita ma ad organizzare il nostro futuro per attuare una accelerazione verso una nuova transizione tecnologica: intermodalità, maggiore efficienza e nuove fonti di energia, sharing mobility.

Già l’attuale sviluppo tecnologico ci permetterebbe di essere molto più efficienti con forti risparmi di materie prime e di energia: questo vuol dire - guardando il nostro settore - che, se partissimo ora con un parco automezzi completamente rinnovato, nuove infrastrutture di trasporto, nuove soluzioni modali, potremmo ridurre in modo sensibile i nostri consumi di materie prime ed energia nel settore del trasporto locale pubblico e privato. E per fare questo, come vedremo, è essenziale il contributo che la sosta potrà fornire.

Se questa poi fosse la strada intrapresa, ulteriori miglioramenti e sviluppi di nuove tecnologie fornirebbero naturalmente una ulteriore accelerazione nella messa a punto di soluzioni sempre meno energivore e più ecocompatibili.

Questo significa che, se vogliamo garantire un futuro migliore a noi ed ai nostri figli, dobbiamo puntare ad importanti investimenti in infrastrutture e nuove mezzi. Visto che ciò si scontra con la difficoltà a trovare tutte le risorse necessarie per tale radicale cambiamento, dobbiamo individuare i passi graduali da intraprendere per puntare ad una nuova mobilità che garantisca comunque una riduzione dei consumi e conseguentemente delle emissioni e dell’inquinamento.

Per poter affrontare in modo organico il comparto mobilità e sosta lo strumento primario da attuare è la realizzazione dei Piani urbani della Mobilità che individuino le priorità e le linee di intervento con primo obiettivo quello della diminuzione, all’interno delle nostre città, del traffico privato a vantaggio del trasporto pubblico e della nuova mobilità.

Per la parte di nostra competenza gli associati AIPARK possono dare un importante contributo, mettendo a disposizione risorse finanziare per la realizzazione di parcheggi in struttura a servizio delle aree commerciali e direzionali, per quelle di scambio, per realizzare hub urbani e, più in generale, per liberare le strade dalle auto in sosta e di conseguenza rendere fruibili quelle stesse aree per percorsi riservati al trasporto pubblico, alla realizzazione di piste ciclabili sicure, di zone a traffico limitato ed aree pedonali da restituire agli usi civici, con la conseguente rivitalizzazione dei nostri centri urbani.

Dall’analisi che più tardi verrà illustrata emerge la necessità di togliere oltre 500.000 auto dalla strada, da trasferire in nuove strutture da realizzare.

Questi interventi devono essere rivolti non solo ai grossi centri urbani, ma siamo obbligati a pensare ad investimenti e strutture anche in Comuni di medie dimensioni: la tipologia di intervento, la destinazione d’uso delle nuove strutture (parcheggi di scambio, a ridosso di aree direzionali, etc.) e la conseguente politica tariffaria da adottare portano alla naturale conseguenza che sia necessaria, alcune volte, una parte di finanziamento pubblico che copra la parte di investimento non recuperabile dalla gestione.

Questa parte di risorse pubbliche potrà arrivare da specifiche leggi che mettano a disposizione fondi (ad esempio una legge tipo Tognoli questa volta dedicata alla realizzazione di parcheggi a rotazione), da norme che aiutino l’ammortamento degli investimenti o da politiche tariffarie della sosta che forniscano esse stesse un contributo a ripagare tali investimenti.

Da valutazioni fatte dalla nostra Associazione il solo comparto della sosta avrebbe necessità di investimenti (per la realizzazione di tali infrastrutture) tra gli 8 ed i 10 miliardi di euro dei quali una parte consistente verrebbe messa a disposizione da investitori ed operatori del settore, che saranno disponibili solo all’interno di un quadro normativo e tariffario che limiti i loro rischi così come già succede fuori del nostro paese. Ancora una volta l’adozione di Piani della Mobilità già fornisce la cornice strategica all’interno della quale le strutture dimostrano la loro praticabilità ed efficacia.

Gli investimenti nella sosta saranno utili solo se parallelamente si lavorerà anche ad una forte integrazione della offerta di trasporto pubblico; anche questo settore dovrà essere oggetto di consistenti investimenti per migliorare il servizio e per rendere più efficiente l’intero comparto.

E questo è il motivo per cui siamo qui per la seconda volta, assieme ad ASSTRA, a provare a mettere a punto una strategia congiunta dei nostri due settori. Solo una stretta correlazione fra i due comparti infatti potrà dare risposte e risultati concreti.

Quindi, dal nostro punto di vista, gli investimenti sono il punto nodale per un futuro che risponda alle urgenze ambientali e di sostenibilità; i soli risparmi di gestione non sono che un palliativo e non danno risposte concrete e definitive per il futuro, che, se non interverremo subito, sarà sempre più difficile.

Sono certo che, se il nostro Paese punta su questa strategia, automaticamente si metterà anche in moto la ricerca di soluzioni sempre migliori che le nostre aziende potranno poi cedere o proporre anche all’estero.

In conclusione ritengo che l’unica strada da percorrere, visto che sono già disponibili le soluzioni per fronteggiare i problemi della mobilità e della sosta, sia quella di intervenire subito senza alcun rallentamento legato alla ricerca del consenso su ogni piccolo passo verso la soluzione del singolo problema e l’attuazione del singolo intervento.

Alla fine degli interventi della mattina proverò a esporre le proposte concrete che, come Associazione, vogliamo portare avanti colloquiando sia con il Governo che con le amministrazioni locali.

 

 

INTERVENTO CHIUSURA MOBILITY REPORT

 Antonio Di Donna
Presidente AIPARK

Nel ringraziare tutti i partecipanti alla Tavola Rotonda e tutti gli intervenuti al dibattito, cercherò di illustrare alcune proposte che, come AIPARK (in collaborazione con ASSTRA per i punti che richiedono integrazione e sinergie) porteremo avanti nella gestione dei rapporti con il Governo e le Amministrazioni locali.

Come evidenziato dai relatori, sono necessari interventi urgenti e strutturati per garantire il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’inquinamento e del surriscaldamento del pianeta previsti dagli accordi internazionali. Parallelamente dobbiamo risposte concrete ai cittadini in merito a tempi di percorrenza casa/lavoro, facilità di accesso alle zone commerciali, tempi persi nella ricerca del parcheggio, ecc.

Abbiamo visto che l’ambito della mobilità e sosta deve riorganizzarsi per dare risposte concrete a tali richieste e per fare questo ha bisogno di importanti investimenti.

In attesa di strategie che possano portare a tali interventi strutturali (sia nel comparto trasporti che della sosta) crediamo sia possibile avviare un percorso virtuoso per intraprendere, nel frattempo e con risorse già disponibili o recuperabili da una politica di gestione dei suddetti comparti, la strada di un cambiamento graduale dell’attuale stato di cose:

* la redazione dei Piani di Mobilità Sostenibile, così come previsto dalle norme emanate dal Governo nel 2017 (D.L. 257/2016) sulla base del piano strategico emanato nel 2014 dalla Direzione Generale per la Mobilità e i Trasporti della Commissione Europea, sono il primo passo verso la individuazione degli interventi utili a supportare la nuova mobilità. Per essere efficaci essi devono essere supportati da scelte strategiche che liberino gli spazi per la nuova mobilità (non potremo mai avere nuova mobilità se gli spazi sono già occupati da auto in sosta). In tale ambito, come evidenziato dai documenti predisposti dai relatori, è centrale il ruolo della sosta per fornire un contributo concreto ai progetti di mobilità.

* Parallelamente dobbiamo intervenire sui controlli per rendere equa l’applicazione delle sanzioni, soprattutto intervenendo sui comportamenti perseguiti dalle norme del Codice della Strada: oggi il numero ristretto di operatori delle Polizie Municipali (ed il loro impegno su settori sempre più vasti) non garantisce i controlli necessari a reprimere la sosta irregolare. Oggi è più colpito il non pagamento della sosta all’interno degli spazi a ciò destinati rispetto alla sosta in doppia fila, in divieto di sosta, ecc. AIPARK ed ASSTRA stanno portando avanti una proposta di legge che ampli i poteri degli ausiliari della sosta e del trasporto.

* L’attuazione graduale degli interventi individuati nei PUMS darà come risultato una migliore offerta di servizi (i più facili e meno bisognosi di risorse sono probabilmente quelli di una ripartizione modale degli spostamenti). Tali primi obiettivi si potranno raggiungere solo con un’offerta integrata mobilità/sosta che offra concreti vantaggi all’utenza in termini di tempi di percorrenza, facilità d’uso, comodità del servizio: quindi parcheggi di scambio, aumento della offerta di trasporto pubblico, spazi riservati alla mobilità alternativa. Riteniamo che - se saremo in grado di attuare tali strategie - non sarà il costo l’elemento condizionante la scelta da parte degli utenti. Così come già avviene in altri paesi ed altre realtà estere paragonabili come dimensioni e caratteristiche a quelle italiane.

* La liberazione degli spazi ed i maggiori controlli avranno come ricaduta l’aumento della velocità media di percorrenza del trasporto pubblico con il risultato di rendere più efficiente tale comparto: a parità di risorse, si potrà ottenere un aumento della offerta o economie che permetteranno di conseguenza investimenti per la nuova mobilità.

* Interventi come l’individuazione di spazi di sosta e politiche tariffarie differenziate per le varie categorie di utenti (residenti, lavoratori, visitatori, carico e scarico), limiti nella durata della sosta in alcune aree di particolare pregio o di specifico utilizzo e la leva tariffaria sono da una parte la risposta alla richiesta di sosta e dall’altra rappresentano la corretta gestione dello spazio pubblico che deve contribuire ad offrire soluzioni adeguate ad un miglioramento della sostenibilità dell’ambiente e della vita all’interno delle nostre città.

Tutti questi interventi possono partire oggi stesso con fabbisogni finanziari limitati, non abbiamo più tempo di aspettare decisioni che influenzano quotidianamente la vita dei cittadini ed il lavoro di tutti gli addetti dei settori trasporto e sosta. Dobbiamo dare risposte urgenti.

Come AIPARK abbiamo in fase di redazione un nuovo Report sul comparto sosta in Italia che finiremo nell’arco di circa un anno e sarà pronto per il prossimo PDays che abbiamo in fase di organizzazione per maggio del 2020. Il lavoro, che vedrà coinvolti ISFORT e La Sapienza Università di Roma, certamente sarà in grado di fornire informazioni utili alla predisposizione dei piani di intervento e delle strategie per il futuro.

È nei nostri programmi organizzare un Convegno per illustrare tale lavoro. Vi terremo informati sui tempi e modi con cui il lavoro sarà presentato. Seguiteci sul nostro sito.

Gli stessi temi sviluppati nel presente Convegno saranno al centro del Congresso EPA che si terrà a Malaga a settembre di quest’anno a cui Vi invitiamo a partecipare perché sarà una vetrina delle soluzioni che si stanno attuando in tutta Europa nel mondo della mobilità e della sosta.